giovedì 23 giugno 2011

Da Cumanà al Delta del Rio Orinoco via Puerto Ordaz

La situazione comincia a farsi interessante...

18 e 19 - 06 - 2011

Visitiamo la città di Cumanà in attesa dell'autobus notturno per Puerto Ordaz. Abbiamo comprato il biglietto per la partenza delle 8:00 p.m. così ci teniamo la stanza della posada occupata fino all'una e poi ci facciamo custodire i bagagli nell'albergo, che appare molto sicuro.

Giriamo tutto il giorno per Cumanà, una delle più antiche città coloniali fondate dagli usurpatori spagnoli nel Nuovo Mondo. Il centro storico è molto carino, colorato e decadente come tutti i centri storici delle città coloniali, fatte di facciate rosa, blu, gialle, verdi, arancioni che si susseguono senza sosta per una decina di isolati, intervallate soltanto da alcune ampie piazze, tra cui l'immancabile Plaza Bolivar. Di particolare incontriamo un fortino difensivo costruito sulla vetta di un colle al centro della cittadina dal quale si può ammirare la distesa di case con i relativi giardini interni e il golfo in lontananza. Salendo al colle, oltre a sudare come cammelli sotto il sole a picco e senza metterci la protezione solare (bravi!) facciamo per la strada un singolare incontro: un'iguana verde che sembra morta sul marciapiede. Ci fermiamo a scattare qualche foto e si avvicina un tipo losco, che invece di derubarci raccoglie l'animale per mostrarcelo e farci scattare qualche fotografia, poi lo getta via e la bestia comincia a correre verso la discesa impaurita!!
Intorno al fortino c'è una fitta vegetazione e notiamo alcuni ragazzini  che scorrazzano tra i rami alla ricerca di qualcosa... neanche loro ci derubano perchè sono intenti ad acchiappare indovinate cosa: iguane! E' pieno dappertutto, le vediamo scorrazzare sotto il sole e sfuggire alle mani dei ragazzini!
Ce ne andiamo anche a fare un giro per la comida per le strade sporche e affollate del mercato, a bighellonare un pò tra le montagne di gente, poveracci, signori, bambini, venditori ambulanti, eccetera, e riparandoci sotto i tendoni e i balconi dalla pioggia.
E incredibilmente non ci derubano neanche qui!!! Ma come po' da esse, direte voi??
Pare che nessuno sia intenzionato a farci fare la fine dei polli (spennati), nonostante quello che potete pensare lassù a casa, anzi, non ci cagano proprio!!
Mi sa che per farci rubare qualcosa dovremo metterci un pò di impegno in più perchè così non andiamo da nessuna parte!!

Comunque, bighelloniamo un pò in città per poi andare al terminal dove aspettiamo la partenza del bus risvegliandoci (per chi ha dormito) l'indomani all'alba dopo 8 ore di viaggio a Puerto Ordaz.

Qui troviamo un hotel (Guayana) che dal di fuori ci sembra accogliente e cosi anche se c'è da aspettare che si liberi una stanza attendiamo bivaccando nella hole e poi via di corsa verso il ''parchetto'' Cachamay poco distante dove rimaniamo per parecchie ore ad ammirare le cascate formate dal rio Caroni (larghe ben 200 m) e giocando con le numerose scimmie cappuccine che abitano l'adiacente Loefling che saltano, si arrampicano, giocano e fanno le pazze tra loro e con la gente che gli da da mangiare e da bere, proprio come scimmie!!

Cominciamo anche a fare le prime conoscienze, dopo i vari pazzoidi che abbiamo incontrato finora: Joysa che viaggia con la madre per il Venezuela e residente all'Isla de Margarita, mica Ladispoli (con tutto il rispetto) e inoltre veniamo colpiti da Josè che gira nel parco con la maglietta della Roma!!

Ps.: l'impressione al di fuori dell'hotel che sembrava accogliente, all'interno si rileva tutt'altro... è solo che prima di andare a dormire dobbiamo lottare per la sopravvivenza con le Cucarachas (scaraffagggggi maledetti) che hanno occupato prepotentemente il bagno. Vabbè ...

20-06-11

Giornata all'insegna dell'organizzazione per la gita al Delta del Orinoco, cercando di spendere il meno possibile infatti girando per agenzie e hotel che organizzano i tour passiamo da richieste che si aggirano intorno ai 4000 bolivares a 2000 b. per finire a 1300 b. (preso!).

Giornata anche oggi ricca di belle persone incontrate in strada e nelle vie della città dove giriamo come due del luogo senza problemi, da Janet che lavora all'agenzia di viaggi sita dentro l'hotel fico a due passi dalla nostra bettola, a Andrè incontrato al mercato mentre beviamo una cervecita Regional Light, che ci lasciano dei contatti per qualsiasi evenienza, per non parlare di Giulio, ristoratore italiano che è qui dal 1960 e lavora nel suo locale proprio adiacente al nostro hotel (che parolone!).
Questi, su indicazione del proprietario dell'hotel dove alloggiamo, ci cambia in mattinata un pò di euro per 10 bolivares contro 1, visto che entro un paio di giorni andrà in Italia per le consuete vacanze.
Ci accordiamo per cambiare altri soldi in serata, perchè il tasso è favorevole e abbiamo bisogno di contanti in moneta locale per pagare le gite.

Dopo aver fatto un salto al terminal terrestre per comprare il biglietto del bus per Santa Elena de Uairen, base di partenza per il trekking al Roraima, ce ne andiamo a fare un riposino in camera e scendiamo per cenare al ristorante del signor Giulio che ci attende con 5000 bolivares in mano e la chiave del bagno, per andare a contarli senza dare troppo nell'occhio.

Ci mangiamo una pizza cucinata dalla figlia di Giulio e chiacchierando un pò con lui gli sveliamo i nostri piani per il prossimo futuro: dobbiamo andare al villaggio di Piacoa l'indomani, dove ci attene la signora Ninoska per portarci al campo base che utilizzeremo in questi due giorni per visitare il delta dell'Orinoco.
Il mitico Giulio non soltanto ci riempe di preziosi consigli, ma ci invita a bere un caffè prima di partire per il delta e non contento contatta un suo amico tassinaro, Luis, che ci verrà a prendere e portare a Piacoa, a ben 90 km di distanza, per la modica cifra di 200 bolivares!

L'indomani alle 7 siamo di nuovo al ristorante di Giulio per il caffè di cui sopra e Luis ci sta già aspettando con la macchina aperta.
Salutiamo il nostro nuovo amico invitandolo a venire a trovarci a Roma una volta (tanto viene in Italia una volta l'anno) e gli lasciamo una copia dei dischi di Mannarino, che siamo sicuri gli piacerà molto!

Saliamo in macchina con il buon Luis e partiamo alla volta del delta. Però per conoscere i particolari dovrete aspettare che torneremo lunedì prossimo da 4 giorni tra Canaima e il Salto Angel, perchè si è fatta una certa ora e domani sveglia alle 6 e mezza proprio per volare a Canaima.
Quindi per adesso accontentatevi di una foto.


Nei prossimi capitoli:

- fotografie di Cumanà e Puerto Ordaz
- viaggio nel delta dell'Orinoco
- Canaima e Salto Angel

E buonanotte ar secchio da Daniele e Giuliano!!

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